Eutanasia

By | March 6, 2017

Tutti noi siamo rimasti colpiti dalla morte, praticamente raccontata in diretta, di Dj Fabo.

Eutanasia in Italia

Un pugno nello stomaco, una realtà già presentatasi all’opinione pubblica con i casi Welby, Luca Coscioni e di Eluana Englaro ma che oggi esplode in tutta la sua forza.

Va ascritto un merito non indifferente al coraggio del deputato radicale Marco Cappato che ha accompagnato Dj Fabo in Svizzera.
Cappato tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, da sempre in prima linea per il riconoscimento dell’eutanasia, si è autodenunciato, anche per portare la vicenda all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, e rischia da 5 a 12 anni di carcere.
Si riapre prepotentemente il dibattito sull’eutanasia quindi, l’accettazione della dolce morte, soprattutto in casi estremi sembra prendere piede nell’opinione pubblica italiana.

In parlamento giacciono le proposte di legge sul fine vita e sul testamento biologico.

Il nostro paese si divide ancora una volta tra la morale cattolica e quella laica.
Un discorso profondamente etico, un limite giuridico che deve stabilire un principio, ossia se normare con legge dello Stato se e come è possibile interrompere in certe condizioni la propria esistenza.
I laici reclamano il diritto di scegliere, che in fondo è proprio anche del libero arbitrio che la dottrina cattolica attribuisce ai propri fedeli, ad eccezione della vita che viene definita sacra ed inviolabile.

Chissà mai se Papa Francesco riuscirà anche stavolta a saper interpretare la società meglio di chiunque altro e riconoscere quell’humana pietas già presente, con tutti i dubbi e i distinguo del caso, nei cuori della gente.